Brescia Calcio |
Il Brescia Calcio è una delle squadre storiche del calcio italiano. Fondato nel 1911, il club ha avuto un ruolo importante nella crescita del calcio in Lombardia e in Italia. Conosciuto anche come Le Rondinelle, ha disputato numerosi campionati tra Serie A e Serie B ed è un simbolo della città di Brescia.
La storia del Brescia Calcio ha inizio nel 1911, quando un gruppo di appassionati locali decise di fondare una squadra che rappresentasse la città. Inizialmente il club si chiamava Foot Ball Club Brescia e già nelle prime stagioni mostrò spirito competitivo. Durante gli anni ’20 e ’30 il club alternò stagioni tra le massime categorie, ma non riuscì mai a imporsi stabilmente in Serie A.
Una delle fasi più emozionanti della storia del Brescia si verificò all'inizio degli anni 2000, con l'arrivo del campione Roberto Baggio. Con lui in campo, e l’esperto Carlo Mazzone in panchina, il Brescia ottenne salvezze importanti in Serie A. La squadra giocava un calcio brillante e attirava l’attenzione nazionale e internazionale.
Roberto Baggio rimase al Brescia per quattro stagioni, dal 2000 al 2004, segnando gol spettacolari e offrendo prestazioni memorabili. Il suo addio al calcio avvenne proprio con la maglia del Brescia, lasciando un’eredità fortissima tra i tifosi.
Il Brescia gioca le partite casalinghe allo Stadio Mario Rigamonti, intitolato a un calciatore del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga. Lo stadio, costruito nel dopoguerra, ha una capienza di circa 19.500 posti e rappresenta un punto di riferimento per tutta la comunità bresciana.
L’atmosfera allo stadio è calda e intensa, soprattutto nei match più importanti e nei derby contro le storiche rivali. Lo stadio è stato più volte ristrutturato per migliorarne la sicurezza e l'accoglienza.
I tifosi del Brescia, noti per la loro grande passione, occupano principalmente la Curva Nord, da sempre il cuore del tifo organizzato. Anche nei momenti difficili, la tifoseria ha dimostrato affetto e vicinanza alla squadra. I cori, le coreografie e la presenza in trasferta sono parte integrante dell’identità del club.
La rivalità più sentita è con l’Atalanta, squadra bergamasca, con la quale si disputa il derby lombardo. Altre rivalità storiche includono quelle con Hellas Verona e Vicenza. Ci sono però anche gemellaggi con tifoserie amiche come quelle di Napoli e Cesena.
Il settore giovanile del Brescia è sempre stato motivo di orgoglio. Da qui sono usciti calciatori come Andrea Pirlo, Sandro Tonali, Daniele Bonera e Davide Possanzini. Il vivaio continua ad essere un punto centrale della strategia societaria.
Le squadre giovanili del Brescia partecipano ai principali tornei italiani e internazionali, ottenendo buoni risultati e attirando l’attenzione degli osservatori delle grandi squadre.
Dal 2017 il club è guidato da Massimo Cellino, imprenditore con lunga esperienza calcistica. Il suo mandato ha portato investimenti e promozioni, ma anche molte polemiche legate alla gestione tecnica, con frequenti cambi di allenatore.
L’obiettivo dichiarato della società è quello di stabilizzarsi in Serie A e diventare un club modello per la valorizzazione dei giovani e la gestione economica sostenibile.
Il Brescia Calcio guarda al futuro con ambizione. Il sogno è quello di tornare stabilmente in Serie A, migliorare le infrastrutture, continuare a crescere con i giovani e rafforzare il legame con i tifosi. La passione, la storia e l’orgoglio della città restano le fondamenta su cui costruire il futuro.
Sogno che nell'ultima stagione è diventato ancora più difficile dopo la retrocessione in serie C grazie alla penalità di 4 punti.